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Luxurìas

 

Lost in Lust

 

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Di Caroline Pagani e Filippo Bruschi                                                                                                                            Photo by Lazlo Norberto Passi & Tania Brassesco

 

Con Caroline Pagani

 

 

Notte di bufera. Una donna misteriosa porta con sé le immagini ossessive di un uomo e un’arma. Va da uno sciamano per capire l’origine delle sue visioni e vincere il dolore. Attraverso un viaggio di regressione ipnotica nel proprio passato, scopre che la sua Anima ha abitato il corpo di Francesca da Rimini. 

 

Il personaggio non riesce a superare il trauma del famoso bacio spezzato, del suo passato che è diventato un eterno presente infernale. Intraprende allora una particolare terapia, tutta teatrale, per non essere più una vinta dal destino ma una vincitrice nella lotta d’Amore contro le convenzioni. Raccontando i pochi fatti storici di cui siamo a conoscenza, la donna ricostruisce la propria vicenda come azione in bilico fra passione reale e finzione letteraria, non semplice dramma personale, ma tragedia di tutti gli uomini posseduti dalla forza ineluttabile di Amore.

 

La storia dell’eroina si trasferisce così dal piano della finzione letteraria a quello della passione reale: l’attenzione sulla dimensione tragico-ironica che attraversa l’incontro in cui non distingue più fra letteratura e vita.

 

Come in un rito sciamanico o in una seduta spiritica, trascinata nel vortice di un incessante flusso di coscienza, la nostra eroina invoca grandi donne che possano aiutarla a liberarsi del proprio passato, a rifiutare il peso dell'ingiusta condanna che sta scontando: Eleonora Duse, Franca Valeri e Moana, la Monnalisa del porno. Sapranno aiutarla nella sua eroica battaglia contro le insidie del karma?

Luxuriàs è una parabola tragicomica, che tocca il tema del femminicidio, delineando un personaggio camaleontico, preso tra il desiderio e la morte, la nostalgia delle proprie radici e l’eternità, la Romagna e l’inferno, luogo della mente, che può abitare tutti noi. 

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